..A PROPOSITO DEL DCPM DEL 18 OTTOBRE 2020…Il DPCM del 18 ottobre ha implicato una sospensione di gran parte delle attività sportive.
Con responsabilità abbiamo chiesto a tutti di pazientare ancora qualche giorno per avere conferme e approfondimenti in merito
In effetti, il DPCM ammette la possibilità di svolgere gli eventi e le competizioni
riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o
regionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano
Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva…
In questo ambito rientrano pienamente i campionati nazionali del CSI, con le relative fasi territoriali e su questo non c’è alcun dubbio.
Il Presidente Nazionale del CSI a tal proposito ha inviato all’ Ufficio Sport del Ministero una lettera per avere chiarimenti sulla migliore interpretazione
del decreto. Per tale motivo, è stato chiesto a tutti i Comitati Territoriali di sospendere ogni attività e decisione fino al giorno 23 ottobre, in attesa di una risposta ufficiale dal Ministero. Il Presidente Nazionale inoltre scrive “…Qualora questa non arrivasse, allora, si valute insieme come agire e eventualmente, reagire, dando il via alla prosecuzione dei campionati nazionali.
Noi abbiamo a cuore la salute pubblica; però, quando leggiamo che si può
frequentare una sala bingo, ma non un campo di calcio, iniziamo ad avere qualche preoccupazione che alla fine, ad essere dimenticati, siano i più fragili, i giovani sportivi e le giovani atlete, i dirigenti di base e gli allenatori appassionati, per logiche a cui nemmeno vogliamo pensare.
Come Presidente di questa Associazione, grande e con una storia autentica di
promozione sportiva, pertanto, desidero confermare il massimo impegno perchè lo sport di base possa essere ascoltato; nello stesso tempo, assicuro che, a nome del CSI, sto provando tutte le strade – ministeriali e regionali – affinchè si trovi il modo di continuare …. Dobbiamo essere sempre responsabili, far sentire la nostra voce, ma rispettosi e attenti alla applicazione delle regole.
Approfitto per lanciare un messaggio di coraggio a tutti. La partita è la più
difficile che abbiamo mai affrontato. Sono sempre stato sui campi, ho organizzato e mi sono “sporcato le mani”; conosco le fatiche sui territori. E, proprio per questo, sono certo che saremo noi, tutti insieme, a vincere la partita.”